Chi siamo

Casina dei Capitani

Associazione Marittima di mutuo soccorso tra capitani

La Casina dei Capitani, come è più popolarmente conosciuta l’ Associazione di Mutuo Soccorso tra Capitani, nasce nel 1890 da una convinta e sentita esigenza da parte di un folto gruppo di Capitani dell’ epoca, di tutelare moralmente ed anche economicamente un socio- collega o la di lui famiglia in caso d’ indigenza economica e ciò per supplire alle deficitarie e scarse previdenze a favore della Gente di Mare stabilite coi RR. DD del 1861 e del 1868.
Non a caso, nella bandiera sociale (e nel Logo attuale) figura un salvagente volendo quindi indicare che l’ Associazione intende lanciare un aiuto.
Quasi ricalcando le origini dei famosi Lloyd’s di Londra, i primi passi della costituzione del sodalizio avvennero in un Caffè di Meta chiamato “Caffè Fariello” sito vicino alla Chiesa degli Angeli Custodi e di cui una lapide ne ricorda l’ esistenza. Da allora, generazioni di uomini di mare Capitani e Macchinisti Navali ” hanno portato avanti, con lo stesso entusiasmo di 130 anni fa, gli scopi per cui era nata l’ Associazione anche, se col mutare dei tempi, siano molto più presenti attività promozionali e seminari per la diffusione della cultura del mare e l’aggiornamento professionale degli Ufficiali.
L’Associazione non ha scopo di lucro. Nella stesura del primo Statuto, all’art. 2, veniva assegnato il nome di “Associazione Sorrentina di Mutuo Soccorso tra Capitani e Macchinisti Mercantili”, successivamente, nel 1896, ottenne il Riconoscimento Giuridico.
Una delle prime operazioni di Mutuo Soccorso fu posta in essere in occasione del naufragio del Brigantino a Palo “Vittoria” avvenuto il 6 Novembre 1891 a largo della costa spagnola mediterranea nel quale perì tutto l’ equipaggio, in gran parte formato da marittimi sorrentini.
 Poiché il sodalizio si era costituito da appena un anno, per ovvi motivi di cassa, fu promossa una decisa azione di raccolta di somme da elargire in favore dei familiari delle vittime coinvolgendo istituzioni ed enti sia pubblici che privati oltre a singoli cittadini. Fu una commuovente gara di solidarietà e straordinari furono i tentativi per dare giusta collocazione anche agli orfani delle vittime, come ne è testimonianza una lettera dell’Avv. Bartolo Longo e la rapidità con cui furono avviate a soluzione le diverse pratiche di sussidio, come si evince anche dalle date delle ricevute pervenute dagli eventi diritto e provenienti anche dall’estero.
 Numerosi furono inoltre gli interventi eseguiti a favore dei soci Capitani. Nell’arco di tempo che va dal 1890 al 1952 furono erogati sussidi come segue:
– ai soci per malattia n. 75
(ultima erogazione nel 1949)
– alle famiglie bisognose di soci defunti n. 24
(ultima erogazione nel 1952)
– ai soci per la perdita correndo a seguito di naufragio n. 21
(ultima erogazione nel 1917)
A vario titolo furono erogati altri sussidi per cause esterne e diverse quali il terremoto di Messina, onoranze ai caduti delle guerre d’ Africa nel 1905 e 1911 e della Prima Guerra Mondiale.
A partire dagli anni cinquanta, tali interventi a favore dei soci, non ebbero più opportunità di esplicarsi per la maggiore raggiunta tutela sociale da parte dello stato e per il miglioramento generale delle possibilità economiche. Pur tuttavia, non venne meno l’impegno per salvaguardare gli interessi morali e professionali della categoria, come pure lo sviluppo della cultura del mare.
Nel tempo, quindi, senza trascurare le finalità istituzionali iniziali di reciproca assistenza tra i soci, la Casina dei Capitani ha ampliato interessi ed attività, fino a diventare uno dei punti di riferimento della “marittimità” sorrentina, in ragione della sua radicazione sul territorio e per l’intimo rapporto con la “risorsa mare” derivante dalla diversificata attività professionale dei soci. Attualmente, accoglie circa 230 iscritti, professionisti con esperienze di Comando navale, Direzione di Macchina, attività dirigenziali ed operative nei più svariati ambiti
Ulteriore obiettivo della Casina, è il supporto al processo educativo degli studenti dell’I.I.S. “Nino Bixio”, sia in termini di orientamento e di acquisizione di conoscenze (conferenze e progetti di alternanza scuola- lavoro), sia con l’istituzione di una borsa di studio per la frequenza dei corsi base, necessari per l’avviamento alla professione marittima. Tutto ciò, nella convinzione di offrire alle nuove leve riferimenti e professionalità che affondano le radici in oltre un secolo di tradizioni marittime.