Di seguito la ricostruzione dell’evento fatta dal STV Russo:
……….Omissis……………………
“Giorno 18 giugno 1942.
Ore 05.00
Gli idrofoni non mi segnalano nessuna sorgente in zona. Vengo a vedere: le condizioni del mare (forza 3 da NW) non mi permettono di rimanere a quota periscopica. Emergo. Appena aperto il portello avvisto contro il sole, pochi gradi prora a dritta, un sommergibile nemico fermo in immersione; beta 100° a dritta, distanza 1800 metri circa.
Il sommergibile sembra trovarsi nella fase dei preparativi per l’immersione. Ho notato che due persone dalla plancia mi indicavano e guardavano coi binocoli nella mia direzione. Ritengo di essere stato avvistato durante l’emersione. Sospendo l’esaurimento rimanendo quasi in affioramento. Mentre accostavo leggermente a dritta per puntare il bersaglio notavo che altro personale compariva sulla torretta del sommergibile, probabilmente per armare le mitragliere; due marinai scendevano in coperta.
Ore 05.02
Lancio il siluro di dritta, angolo mira zero; puntamento sulla prora. Il siluro, dopo circa 60 metri di corsa, trovandosi nel cavo di un’onda, affiora, producendo un visibilissimo spruzzo d’acqua. Dopo otto secondi lancio il siluro di sinistra, angolo di mira 30°. Vedo che il personale del sommergibile nemico, avendo notato il mio lancio, comincia a entrare all’interno. Mi immergo. Giunto a quota 17 metri percepisco uno scoppio fortissimo che fa vibrare il sommergibile. Circa un minuto dopo si ode un rumore come di schianto forte e prolungato.
Ore 05.45
Dopo di aver controllato con gli idrofoni l’assenza di qualsiasi sorgente in zona, avendo i gruppi d’aria quasi scarichi per le numerose immersione eseguite durante la notte decido di emergere e dirigere subito per il rientro in superficie.
Emergo e dirigo per rientrare – passando a breve distanza dal punto dell’affondamento noto una vastissima zona nella quale il mare perde la sua forza viva, presumibilmente per nafta emesse dal sommergibile affondato.” ……….Omissis……………………
Alle 08.30 il CB.2 veniva fatto oggetto di fuoco da parte di due imbarcazioni cariche di soldati russi ed il battello si allontanò dalla zona in immersione.
Per tale evento fu decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Comandante di sommergibile di piccolo tonnellaggio, effettuava numerose missioni di guerra in prossimità di munitissima base nemica dimostrando in ogni occasione slancio aggressivo, tenacia e perizia” (Acque di Sebastopoli, 18 giugno 1942 – Regio Sommergibile CB 2)”.
Attività con il sommergibile Marea
Il STV Russo il 18 dicembre 1942 lasciò il Comando del battello al STV Arrigo Barbi e rientrò in Italia per assumere, con il grado di Tenente di Vascello, il Comando del Sommergibile Marea della Classe Tritone dislocato a Napoli.
Varato il 10 dicembre 1942 il sommergibile Marea venne consegnato alla Marina Militare il 7 maggio del 1943. Con tale battello il Comandante Attilio Russo effettuò due missioni: il 3 settembre nel Golfo di Policastro ed il successivo 7 nel Golfo di Napoli.
All’Armistizio dell’8 settembre, secondo gli ordini ricevuti, portò il battello a Bona e lo consegnò agli inglesi. Successivamente trasferito il battello a Malta il 6 ottobre rientrò a Taranto per iniziare attività di cobelligeranza. Il Comandante Attilio Russo effettuò 2 missioni per i servizi segreti italiani in alto Adriatico. Gli sono state attribuite oltre alla già citata Medaglia d’Argento anche 1 medaglia di Bronzo al Valor Militare (1946) e due Croci di Guerra al Valor Militare (1944 e 1946).
Le ulteriori 162 uscite per attività di cobelligeranza furono effettuate dal Marea sotto il Comando del TV Antonio Ursano (primo Comandante in Seconda di Borghese sullo Scirè).
Il Comandante Russo negli USA e la problematica della nazionalità
Dopo la guerra il Comandante Russo si trasferì a Miami (Florida) e nel
1950 ha acquisito la cittadinanza statunitense e, per effetto dell’articolo
8, comma 1, della legge 13 giugno 1912, n. 555, all’epoca vigente, perse la
cittadinanza italiana.
Il suo tentativo di avere la doppia cittadinanza USA ed Italiana, non ebbe
successo per decorrenza dei termini (Legge 5 febbraio 1992, n. 91 entrata
in vigore il 16 agosto 1992 i cui termini di presentazione delle domande di
riacquisto vennero più volte riaperti, fino al 31 dicembre 1997, data della
loro chiusura definitiva).
Non ricevette dallo Stato Italiano la Cittadinanza nonostante
l’interessamento del Comandante Vincenzo Arcobelli, al tempo
Presidente del Comites di Houston, che fece presentare nel 2006 dal
Deputato Zacchera una interrogazione parlamentare alla Camera.
È deceduto il 19 Giugno del 2007 a 95 anni ed ora è nelle braccia di nostro
Signore. È sepolto a Daytona Beach in Florida. Ha lasciato la moglie Margherita e due figli. La burocrazia ha vinto scrivendo una pagina vergognosa che non fa onore all’Italia.
Note dell’autore
Ringrazio per la collaborazione:
– il Comandante Vincenzo Arcobelli, Consigliere del CGIE in USA (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) per le notizie fornite e la ricerca della famiglia negli Stati Uniti;
– la vedova Russo, la signora Margherita, per aver reso disponibili le fotografie del marito.